Ti interessano i nostri filtri?

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Vendita filtri per il trasporto pneumatico

I filtri per trasporto pneumatico entrano in gioco in diversi punti del sistema ed anche con funzioni essenziali per il buon funzionamento dell’impianto. La prima e più importante è nella sezione di arrivo, dove i filtri ricevono la miscela dai tubi e separano l’aria di trasporto dalla sostanza trasportata. Altri filtri sono installati in linea e servono per proteggere i macchinari, come la soffiante, oppure, montati sui silos, per facilitarne l’areazione, o ancora sono utilizzati per rimuovere dalle tubature l’umidità.

L’azione di filtraggio diventa ancora più fondamentale quando il sistema di si trova ad operare in aree classificate come a rischio esplosione, oppure quando si trasportano preparati per l’alimentazione. Abbiamo a catalogo innumerevoli tipologie di filtri per il trasporto pneumatico, in grado di soddisfare ogni esigenza, acquistabili anche singolarmente.

Filtri di ricevimento

Consentono la separazione automatica del prodotto dall’aria di trasporto. Il prodotto viene trattenuto dalle manche filtranti, che sono regolarmente scrollate e colpite con aria compressa per liberare il materiale e raccoglierlo così nella tramoggia. Attualmente i filtri in tessuto per la separazione gas-solido sono lo standard industriale nel trasporto pneumatico. Miglioramenti considerevoli sono stati fatti negli ultimi anni, soprattutto per quel che riguarda lo sviluppo dei tessuti tecnici.

Proponiamo un’ampia gamma di filtri di ricevimento: normali, ATEX, in tessuti speciali anticorrosione, resistenti alle alte pressioni, alle esplosioni ed alle fiamme. Filtri adatti a polveri impaccanti e filtri antistatici. Possiamo fornirveli anche corredati di sgancio rapido, sensori di controllo e verifica, pannelli di sfogo esplosione, ad accesso totale e con sistema di lavaggio automatico.

COME FUNZIONANO I FILTRI DI RICEVIMENTO PER IL TRASPORTO PNEUMATICO

Il principio di funzionamento si basa su due meccanismi fondamentali, che permettono di rimuovere le particelle di materiale dal flusso di aria grazie al passaggio attraverso un tessuto poroso. Il più scontato dei due è un meccanismo di “setacciatura”. Le particelle troppo grandi per passare attraverso le maglie del tessuto sono catturate e trattenute sulla superficie del filtro. Gradualmente il materiale catturato andrà a formare uno strato sulla superficie del filtro, strato che aumenterà di dimensioni e che dovrà essere rimosso con regolarità.

Il secondo meccanismo chiamato filtraggio profondo è meno ovvio, ma più importante per le particelle estremamente fini. È per questo motivo che i filtri sono formati da un intreccio di tessuti anzichè da un’unica superficie. Il flusso di aria e particelle di materiale è costretto a passare attraverso un percorso estremamente tortuoso. Le particelle, prima o poi, entreranno a contatto con le fibre e vi aderiranno grazie soprattutto alle forze di van der Waals.

Per aumentare le prestazioni dei filtri è possibile approntare un sistema per umidificare il tessuto, aumentandone così le proprietà adesive. Molti tipi di materiali sono usati per produrre i filtri, in primis lana e cotone che sono i più economici. Per rafforzare la resistenza all’abrasione, agli agenti chimici corrosivi ed alle alte temperature sono utilizzate la fibra di vetro o altre fibre sintetiche come il polietilene, il polipropilene, il poliammide o il teflon. In aggiunta sono disponibili dei trattamenti da applicare alla superficie della fibra per migliorarne la resistenza, la durata e l’efficacia.

Filtri di abbattimento polveri

Studiati per prevenire la diffusione delle polveri durante le fasi di carico e scarico dei serbatoi di stoccaggio, servono anche per filtrare l’aria di scarico, facilitando l’areazione. Possono essere costituiti da vari moduli, combinabili a piacere a seconda delle necessità, in modo da intercettare uniformemente le polveri, anche su aperture molto ampie.

Il modello di punta che abbiamo in vendita ha nella parte superiore l’elemento filtrante, il serbatoio per l’aria compressa, il ventilatore, le elettrovalvole e gli sportelli di accesso per la manutenzione. Nella parte inferiore, quella a contatto con la griglia di protezione del serbatoio, è collocato il pannello per la regolazione della velocità d’ingresso ed il sistema per la reintroduzione delle polveri filtrate direttamente nel serbatoio. Ogni filtro può avere a corredo una centralina elettronica, destinata a controllare la pulizia automatica del filtro tramite cicli di aria compressa controflusso.

I FILTRI PER IL TRASPORTO PNEUMATICO RIDUCONO LA FREQUENZA DEGLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE

Filtri in linea

Presso la nostra azienda potrete acquistare questa classe di filtri per il trasporto pneumatico che forniscono protezioni aggiuntive all’impianto. Quando la compressione dell’aria avviene molto rapidamente è probabile che la condensazione produca goccioline di acqua, che verranno poi trasportate attraverso la tubazione insieme all’aria. La rimozione di questa acqua in sospensione avviene attraverso appositi filtri, con funzionamento simile ad un essiccatore rotativo. L’aria che fluisce attraverso il filtro viene fatta roteare e passare attraverso una serie di aperture, le goccioline sono così forzate verso l’esterno e scaricate.

Fanno parte di questa categoria di filtri anche quelli per la protezione dei macchinari destinati a muovere l’aria o il gas. Se ad esempio una soffiante opera in un ambiente polveroso, è indicato installare un filtro per pulire l’aria nella sezione d’ingresso. Per evitare che questo filtro si intasi, con conseguenti effetti deleteri sulle prestazioni della soffiante, dovrebbe essere sostituito o pulito periodicamente. La pulizia può essere manuale od automatica grazie a fonti di aria esterne.

Quando invece l’operatività del sistema è di primaria importanza, allora rivolgetevi a noi per comprare filtri in linea di backup, cioè filtri aggiuntivi che proteggono il sistema in caso di rottura dei filtri principali.