I vantaggi dell’innovazione
La sua realizzazione ha richiesto un discreto impegno, sia nella fase di progetto che nei test in loco, essenziali per ottimizzare tutto il processo. I nostri tecnici sono stati in grado anche di risolvere alcuni problemi di movimentazione dovuti all’eterogeneità del prodotto ed alle quantità trattate. L’impegno profuso e la qualità di ciò che abbiamo realizzato, unitamente alla soddisfazione del cliente, ci rende molto fieri di questo nostro progetto.
La situazione aziendale
Il sistema di trasporto pneumatico richiesto si sarebbe dovuto integrare con i macchinari già presenti in azienda. Il processo tradizionale prevedeva che le spezie grezze venissero caricate manualmente su di un nastro trasportatore che, a velocità ridotta, le portava ad un trituratore, una macchina sminuzzatrice, per poi depositarle su di un setaccio vibrante a maglie forate grazie ad un trasportatore a tazze. Qui i prodotti macinati sono suddivisi in tre pezzature tramite maglie sempre più fini, a livello più alto rimangono i piccoli pezzettini di foglie, rametti e scorze, a livello più basso le polveri. Al termine del setaccio le tre selezioni cadevano per gravità in altrettanti contenitori. Le due pezzatura più fini venivano portate ancora a mano nelle stazioni di dosatura, dove, sempre con l’apporto umano, erano confezionate a seconda delle richieste. Le spezie di dimensioni maggiori erano invece ricaricate da operai all’inizio del percorso per essere nuovamente frammentate.
Il trasporto pneumatico per le spezie
La sezione più impegnativa del sistema di trasporto pneumatico che abbiamo realizzato è quella al temine del piano di setaccio, dove avviene la presa del prodotto tritato e selezionato in tre differenti formati. La spezia ridotta in polvere viene semplicemente fatta cadere in una tramoggia di acciaio INOX e da qui aspirata pneumaticamente fino alle più grandi tramogge di dosaggio. Le caratteristiche di granulometria e di scorrevolezza della spezia meno fine, unitamente alla maggiore quantità in uscita dal setaccio, non permettono di utilizzare una soluzione di presa come per la polvere. Ecco perchè si è optato per un’aspirazione diretta tramite convogliatore ad imbuto di acciaio e successivo invio pneumatico verso la seconda postazione di pesatura ed impacchettamento. Analogamente il terzo punto di presa ha richiesto una soluzione ancora diversa prima di convogliare la spezia dai pezzetti più grossi alla vasca di partenza del ciclo per il reinserimento. In questo terzo caso abbiamo a che fare con frammenti di foglie, pezzettini di rametti e brandelli di corteccia in quantità ancora più rilevate. Elementi più grandi richiedono maggior portata d’aria delle tubazioni di trasporto e comportano il rischio di occlusione, per via della loro tendenza a compattarsi saldamente. Ecco che la scelta ottimale ricade su un canale vibrante, finalizzato a mantenere le spezie in un flusso fluido prima dell’aspirazione.
Per aumentare la sicurezza di tutto l’impianto di trasporto pneumatico delle spezie, sono stati installati due indicatori di livello nelle tramogge di contenimento della prima e nella terza presa. Si tratta di un meccanismo basato su una paletta a lentissima rotazione posta quasi in cima al contenitore. Nel momento in cui una di queste palette dovesse bloccarsi, il sistema saprebbe che un intasamento ha portato quasi a riempimento la tramoggia corrispondente. La logica elettronica che controlla l’impianto attiverebbe un allarme e disattiverebbe la relativa linea di aspirazione, proteggendo pertanto pompe e macchinari. Perchè la stessa cosa non si è fatta in corrispondenza della seconda presa della spezia? Perchè con un’aspirazione diretta non si ha stazionamento del prodotto, come avviene nei bacini di raccolta, che man mano che arriva viene immediatamente aspirato e portato via.
Evitare il fermo del sistema
Scartate altre possibilità, l’uso di un canale vibrante è stata la soluzione per evitare il blocco, perchè l’oscillazione evita che i pezzettini s’incastrino l’uno con l’altro. Questo componente è stato studiato appunto per trasportare e dosare, con il trasporto pneumatico, prodotti granulari con forme irregolari e prodotti particolarmente fragili che rischierebbero il danneggiamento con coclee o spirali. Oltre la spezie esempi tipici sono i fiocchi di cereali, le fibre, le patatine ed il riso soffiato. È formato da una tramoggia alla cui uscita è presente un canale più o meno orizzontale. Il tutto viene fatto vibrare mediante elettromagneti, inducendo un moto sussultorio che, oltre a far saltellare leggermente il materiale, lo fa anche avanzare. Sono dotati anche di una logica di controllo che permette di regolare sia flusso di materiale che la frequenza della vibrazione. Sono molto impiegati nell’industria farmaceutica, nell’industria chimica, in quella alimentare ed all’interno delle confezionatrici. Al termine del canale abbiamo installato l’aspirazione della condotta per il trasporto pneumatico.
Studio e prove sono stati necessari per capire come bilanciare correttamente la frequenza di vibrazione e la portata del canale, in funzione della natura della spezia che cadeva nel canale. In una prima fase di progettazione teorica sia è provveduto a calcolare queste grandezze con margini di massima. Sono poi seguiti più set di test sull’impianto pilota costruito presso la sede del cliente. Questa fase ha richiesto molto tempo proprio perchè il sistema di trasporto pneumatico avrebbe dovuto trattare spezie molto diverse, macinate in frammenti di grossa granulometria e totalmente disomogenei. Poca accuratezza avrebbe portato comunque al blocco del sistema anche con il canale vibrante, soprattutto considerando che l’impianto avrebbe dovuto essere in funzione quasi per ventiquattro ore al giorno.
Miglioramenti ottenuti
-
Aumento della produzione
-
Movimentazione prodotto più veloce
-
Nessuno spreco di prodotto
-
Nessuna contaminazione del prodotto da agenti esterni
-
Confezioni con peso preciso al grammo
-
Minor spazio occupato in azienda dai macchinari
-
Nessun dispersione di residui in ambiente
-
Riduzione delle ore di lavoro del personale dedicato
-
Riduzione dei rischi per gli operatori